Scuola romana, Metà XVIII secolo
Cerchia di Pompeo Batoni (Lucca, 1708 – Roma, 1787)
Madonna in lettura
Olio su tela, 63,5 X 49
Cornice coeva intagliata e dorata, 75,5 X 63
Raffinato dipinto ad olio su tela raffigurante una Madonna in atteggiamento contemplativo, colta nell’intimità di una lettura sacra. La giovane Vergine, rappresentata a mezzobusto, china lo sguardo con dolcezza sul piccolo volume che tiene tra le mani: un libro liturgico, probabile simbolo della Sapientia, attributo ricorrente della Madonna nell’arte sacra. La posa è raccolta e meditativa, evidenziata dal gesto della mano che sfiora il petto in un moto di devota introspezione.
L’opera si distingue per la raffinata delicatezza del volto, modellato da una luce morbida che ne esalta i tratti idealizzati, in linea con la tradizione pittorica del classicismo romano settecentesco. Il cromatismo, sobrio ma ricco di sfumature, si sviluppa tra i toni pastello del manto azzurro e del velo ocra, accostati con equilibrio alla veste rosata.
Il dipinto si colloca nell’ambito della cerchia di Pompeo Batoni, uno dei massimi esponenti del classicismo accademico romano del XVIII secolo. La composizione, il gusto per la resa levigata dell’incarnato e l’eleganza delle mani rimandano a quei modelli di grazia e compostezza tipici delle figure femminili batoniane.
Pompeo Batoni fu noto non solo per i suoi ritratti ufficiali, ma anche per i soggetti sacri intrisi di un idealismo misurato, in cui l’eco del Rinascimento raffaellesco si fondeva con l’equilibrio tardo-barocco. In particolare, il presente dipinto richiama alcune sue versioni della Vergine annunciata, tra cui quelle conservate al Museo di Capodimonte e al Louvre, e trova corrispondenze illustrative con la Vergine in lettura in collezione privata a Lucca, la cui immagine riscosse un notevole successo, come testimoniano le versioni citate nella monografia del Clark (1985, replica di ubicazione sconosciuta ma già di collezione fiorentina, una di collezione privata Romana, ambedue con lievi varianti rispetto alla versione lucchese e di questa in esame).
L’opera qui proposta, riflette con chiarezza l’influenza del maestro, verosimilmente realizzata da un artista attivo nella sua bottega o da un pittore operante nel contesto romano a lui stilisticamente vicino. L’attenta cura formale e l’impostazione classica la rendono espressione piena della sensibilità devota e colta dell’epoca.